Power dressing o dress power?

“Per quanto sembrino cose di secondaria importanza, la missione degli abiti non è soltanto quella di coprirci. Essi cambiano l’aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo”. Così scriveva Virginia Woolf nel lontano 1928, quando forse ancora nessuno aveva opportunamente esplorato il linguaggio non verbale dell’abbigliamento e la professione di consulente d’immagine non esisteva ancora. Eppure l’acuta scrittrice aveva già inquadrato perfettamente l’argomento.

Erano gli anni ’50, quando la celeberrima Coco Chanel ridisegnava la figura e insieme la percezione sociale della nuova donna lavoratrice ed emancipata un bozzetto dopo l’altro, ed erano i successivi anni ’60 quando le prime embrioniali osservazioni sugli effetti cromatici e sulla semiotica del colore delle costumiste di Hollywood, aprirono la strada a quello che sarebbe diventato un nuovo approccio professionale all’abbigliamento, in grado di sfruttarne le capacità comunicative a fini strategici.

Nasce così il concetto di “power dressing”, definizione che compare per la prima volta nel 1975 all’interno del libro “Dress for success“, scritto da John Molloy con l’intento di definire un codice vestimentario che potesse assicurare un fattore di successo professionale sia per gli uomini che per le donne.

In particolare questa pubblicazione risponde perlopiù a un’esigenza femminile di adeguamento a un periodo di profondo cambiamento sociale, che vede appunto le donne iniziare ad ambire a posizioni lavorative e di potere sempre più importanti, ovviamente in competizione con ambienti frequentati esclusivamente da uomini, e quindi a necessitare di un’immagine che conferisse loro un’adeguata autorevolezza.

Un primo grande modello di “power dressing” femminile è rappresentato da Margaret Thatcher, che si esprime in un vestire che incorpora i simboli dell’abbigliamento di potere maschile adattandoli alla fisicità femminile e comunica serietà e rigore in una sorta di “divisa” composta principalmente da tailleur strutturati e scarpa decolletè a tacco basso.

Da lì in poi, oltre che in politica, anche negli ambienti del lavoro le donne iniziano a prendersi sempre di più il giusto spazio e rubare al guardaroba maschile diventa essenzialmente un forte messaggio legittimante e rivoluzionario.

Ora, per fortuna, la società si è finalmente evoluta e la donna che lavora, anche in ruoli importanti, non ha più bisogno di assomigliare ad un uomo per essere tenuta in considerazione e, a mio avviso, è necessario passare da un concetto di “power dressing”, inteso come abbigliamento che comunica un certo potere di stampo maschile, a un più ampio concetto di “dress power“, ovvero il potere che ha l’abbigliamento di comunicare fortemente chi siamo e quali sono i nostri obiettivi, creando un’identità e uno stile riconoscibile e perfettamente coerente con la nostra personalità.

Diventa quindi palese che non esiste più un codice vestimentario “business” a cui aderire, ma anzi, un’immagine vincente, anche nell’ambito lavorativo, sarà quella capace di comunicare le nostre caratteristiche peculiari e i nostri valori.

Vien da sé che potranno essere valorizzanti anche i colori più delicati, tagli morbidi e gentili, fantasie e dettagli che parlino di dolcezza o creatività, a maggior ragione se queste caratteristiche sono doti apprezzabili per gli interlocutori di lavoro a cui vi rivolgete.

Il vostro stile in ambito lavorativo, esattamente come il vostro stile personale, deve prima di tutto assomigliarvi.

In seconda battuta dovrà esserestrategico“, ovvero studiato per raggiungere gli obiettivi lavorativi che vi ponete.

Questo vi aiuterà tantissimo a sentirvi perfettamente nel vostro ruolo, come diceva Virginia Woolf, cambiando voi agli occhi degli altri, ma anche modificando il vostro atteggiamento nei confronti del mondo, migliorando tutta la vostra comunicazione, aspetto fondamentale di ogni professione.

Se l’argomento vi ha incuriosito, volete saperne di più e vi può interessare la progettazione dettagliata della vostra immagine professionale, studiata insieme sulla base della vostra personalità e dei vostri obiettivi strategici sono, come sempre, a vostra disposizione.

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